FERMO DI PRODUZIONE - DANNO INDIRETTO 
UN RISCHIO SPESSO SOTTOVALUTATO

(tratto da "Il danno indiretto | AeB Brokers")

La polizza incendio e rischi equiparati assicura i danni così detti "materiali e diretti" alle cose assicurate: edifici, merci, impianti, arredamenti ecc. In caso di sinistro, tuttavia, sull'assicurato-imprenditore grava un ulteriore rischio potenziale di entità molto elevata, spesso addirittura preponderante in relazione al danno diretto.

Stiamo parlando dei danni economici conseguenti all'interruzione della produzione per il periodo di fermo dell'impianto di produzione danneggiato.

Per fare un esempio, analizziamo una possibile evoluzione dei danni diretti ed indiretti in un'azienda di produzione di succhi di frutta e prevediamo che sia operante solo un polizza incendio "danni diretti". Per semplificare, analizziamo solo alcune partite di danno e prevediamo un tempo per il ripristino dell' attività produttiva di 3 mesi:

Evento: incendio che distrugge parzialmente un carrello trasportatore nel reparto etichettatura.

    Entità del danno
Danno diretto: necessità di sostituire la linea trasportatrice ordinandone una nuova € 50.000,00
Danno consequenziale: perdita di 10.000 confezioni di succo di frutta durante l'incendio € 3.000,00
Totale danno diretto (risarcito):   € 53.000,00

    Entità del danno
Danni indiretti: perdita utile per mancata vendita dei prodotti finiti (3 mesi): € 170.000,00
  perdita costi fissi non eliminabili (3 mesi):
- costi del personale (2 operai)
- rate di leasing dell'impianto

€ 14.000,00
€ 5.000,00
  perdita materie prime in stock per deperimento: € 35.000,00
  perdita quote di mercato per l'impossibilità di soddisfare nuovi ordini: € 15.000,00
Totale danni indiretti (non risarciti):   € 239.000,00

Come si può vedere, benché il nostro imprenditore si fosse adeguatamente assicurato per il danno diretto da incendio, il collegato danno indiretto per fermo della produzione ha causato all'azienda una perdita economica quasi cinque volte superiore!

Questo breve esempio, ci fa capire come una precisa analisi dell'impatto economico di un sinistro sull'operatività dell'azienda, diviene di estrema importanza nel così detto processo di risk management, dovendosi analizzare e quantificare, a seconda della dimensione e della complessità della catena produttiva, moltissimi fattori come, solo per citarne alcuni:

  • utile atteso;
  • costi fissi non riducibili;
  • variabilità stagionale della produzione e/o della vendita;
  • tempi di esaurimento delle scorte di magazzino;
  • saturazione della capacità produttiva per linea;
  • interdipendenza tra impianti, stabilimenti, società controllate;
  • fonti di approvvigionamento alternative;

Il mercato assicurativo propone a tutela di simili accadimenti, ma anche per le ipotesi di interruzioni della produzione provocate da allagamenti, atti dolosi, guasti agli impianti, ecc., diverse soluzioni.

Vediamole sommariamente a seconda della dimensione dell'azienda:


Tipologia di azienda Formule basate
su indennizzi a forfait
Formule basate
su dati di bilancio
Aziende di piccole dimensioni con processi produttivi/distributivi poco complessi, debolmente strutturate

Sistema a percentuale

Forma a diaria

-
Aziende di medie/grandi dimensioni con processi produttivi/distributivi complessi e organizzazioni fortemente strutturate -

LoP (Loss of profit)

MdC (Margine di contribuzione)


Vediamo in breve le diverse soluzioni:

Il sistema a percentuale:
Prevede l'indennizzo del danno indiretto calcolato come percentuale del danno diretto (solitamente il 10-20% di quest'ultimo), con la conseguenza che se quest'ultimo fosse di modesta entità, sarà modesto anche l'indennizzo.

La diaria:
Prevede che per ogni giorno di inattività totale, venga liquidata una somma prefissata (ad esempio, 1/365° dell'utile lordo dell'anno precedente per i giorni di attività perduta). In questo caso perché si attivi la garanzia occorre che sia ferma tutta l'attività aziendale.

LoP (Loss of profit):
Qui l'indennizzo corrisponde alla perdita di profitto lordo che può derivare dalla contrazione del volume di affari rispetto ai costi di esercizio, che per una parte considerevole non sono eliminabili.

MdC (Margine di contribuzione):
In questo caso viene indennizzata la diminuzione del margine di contribuzione (differenza fra i ricavi di vendita e i costi della produzione) dovuto alla riduzione dei ricavi.

In base ad una approfondita valutazione della realtà produttiva dell'azienda ed al sistema economico nel quale essa è inserita, il broker può assistere il proprio Cliente nella scelta del sistema più appropriato di assicurazione, valutando insieme costi e benefici di ogni formula, prevedendo clausole integrative, franchigie, limiti ed ampiezza del periodo di indennizzo e garanzie accessorie, per individuare infine il profilo di copertura del rischio più appropriato a seconda delle risorse finanziarie dell'azienda disponibili per la propria autotutela.

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